
Nell’ambito delle proprie azioni orientate alla sostenibilità ambientale, Feralpi Siderurgica gestisce la scoria nera come una risorsa ecocompatibile che immette sul mercato per opere di ingegneria civile. Oltre a gestire tutto il processo di produzione e recupero della scoria nera come sottoprodotto con grande attenzione, attraverso un sistema di gestione denominato 2+, da ottobre 2019 Feralpi ha rendicontato i dati ambientali del Greenstone attraverso la certificazione di prodotto EPD (Environmental Product Declaration).
L’EPD è una certificazione che Feralpi ha già ottenuto in passato per il “tondo in acciaio in barre e rotoli per calcestruzzo armato” e per le “reti elettrosaldate laminate a freddo”. Tale dichiarazione ambientale rappresenta uno strumento per comunicare le informazioni relative alla prestazione ambientale di prodotti o servizi e fa riferimento all’analisi del ciclo di vita del prodotto (studio LCA – Life Cycle Assessment). La ricerca definisce il consumo di risorse (materiali, acqua, energia) e l’impatto sull’ambiente nelle diverse fasi del ciclo di vita del prodotto. Tutti questi risultati devono rientrare all’interno di parametri (indicatori ambientali) che vengono analizzati e certificati da un organo indipendente.
Crediamo che la certificazione EPD non sia solo un modo per certificare un prodotto ma in qualche maniera riconoscere in modo oggettivo l’impegno di un’azienda nell’adottare una politica sostenibile: un’azione che si presta ad essere replicata nei siti produttivi.

La scoria diventa risorsa nella filiera Feralpi – DI.MA.
Brescia-Roma, con Confindustria un viaggio nell’economia circolare


L’esperienza virtuosa e concreta di economia circolare che unisce Feralpi a DI.MA. per il recupero delle scorie nere è approdata a Roma all’interno del convegno di Confindustria “La declinazione della sostenibilità nella filiera”. Lo scorso 17 ottobre a condividere la propria esperienza nella sinergia “verde” di filiera sono stati sono stati il presidente del Gruppo Feralpi, Giuseppe Pasini e il direttore tecnico di DI.MA, Gianluca Gamba che hanno illustrato un processo che fa di un rifiuto una risorsa. In particolare, si tratta della trasformazione della scoria nera che deriva dall’attività elettro-siderurgica in un prodotto certificato da reimmettere nel ciclo produttivo.
Infatti, dopo un opportuno trattamento certificato si recupera la scoria trovando quindi una via sostenibile, alternativa al conferimento in discarica e capace di generare un business positivo ed etico. Questi rifiuti non vengono smaltiti in discarica ma, con il loro recupero, vengono trasformati, ovvero destinati a realizzare nuovi prodotti come calcestruzzi, prefabbricati e pareti, inerti per malte da intonaco, per la realizzazione di asfalti o per sottofondi di campi sportivi. In questo modo si consente una considerevole riduzione del consumo del territorio grazie a un minor impiego di materie prime naturali provenienti dalle cave.
Recupero e sostenibilità: la scaglia di laminazione è virtuosa
Laminazione delle billette, la scaglia diventa oggetto di recupero

La strada verso zero rifiuti si accorcia. Questo percorso volto al contenimento degli impatti, e dunque a rendere più sostenibile e virtuosa la nostra organizzazione, passa anche dall’obiettivo di riduzione della produzione di rifiuti. Rifiuti per i quali, spesso, vengono valutate nuove strade che abbiano l’obiettivo di portarli verso una destinazione diversa dal mero smaltimento. Ecco perché quando ti trovi davanti un residuo che possiede le giuste caratteristiche, che non ha subìto trasformazioni oltre le normali pratiche industriali, che è ecocompatibile, il suo status cambia. Non parliamo più di un rifiuto, ma di un sottoprodotto. E sebbene non costituisca oggetto di attività aziendale, il sottoprodotto spesso ha mercato. Un esempio che ben conoscete è il Greenstone del quale abbiamo già parlato in questa edizione, ma non è l’unico esempio. Dallo scorso gennaio infatti si è aggiunto alla lista dei sottoprodotti un altro materiale che abbiamo ribattezzato Greeniron. Il Greeniron deriva dal processo di laminazione delle billette. In buona sostanza è la scaglia di laminazione. Questo processo, avviato in Feralpi Siderurgica e replicabile negli altri siti di produzione, ha superato il percorso tecnico e formale: dopo aver ottenuto la caratterizzazione come sottoprodotto, il Greeniron è stato registrato al Reach da parte di Feralpi, ed è ora possibile immetterlo sul mercato. L’interesse è già stato manifestato da aziende che si occupano della produzione di cemento e di contrappesi.
Approccio circolare
Il progetto di Feralpi sul recupero delle scorie nel programma europeo FISSAC
A cura di Piero Frittella, Ercole Tolettini, Cosmo di Cecca
“FISSAC” è un progetto di ricerca avviato a settembre 2015 e conclusosi nel gennaio 2020 nell’ambito del programma europeo “Horizon 2020” che si è proposto di favorire il recupero dei materiali di scarto attraverso un loro riutilizzo lungo la filiera delle costruzioni attivando una simbiosi industriale tra diversi settori e aziende Europee. L’obiettivo del progetto è stato quello di costituire un esempio di “economia circolare” tra 26 aziende di 9 Paesi europei seguendo un approccio “rifiuti zero” tra settori “resource intensive” (acciaio, alluminio, estrattivo, chimico, delle demolizioni, delle costruzioni) trasformando materiali di scarto del processo produttivo di un settore in materie prime impiegabili anche in altri settori.
Una volta individuati processi di trasformazione e prodotti, il progetto ha sviluppato una piattaforma software Europea in grado di facilitare l’accesso ad informazioni utili e la creazione di un network tra offerta di prodotti di recupero e domanda di loro riutilizzi.

Il modello sviluppato ha preso in considerazione
TRE ASPETTI FONDAMENTALI
- Ambientale
Considerando il ciclo di vita dei prodotti includendo generazione, utilizzo e recupero. - Economico
Valutando i possibili mercati e benefici economici dei prodotti di recupero. - Sociale
Considerando aspetti non tecnici, impatto sociale e comunicazione.
LE TRE FASI
- Sviluppo processi di produzione
Dimostrazioni pilota di riciclo di materiali di scarto in nuove materie prime
Dimostrazione riciclo prodotti su scala industriale - Validazione del prodotto
Dimostrazione della progettazione ecocompatibile di prodotti da costruzione eco-innovativi, con approccio “life-cycle”
Dimostrazione su scala reale dei prodotti eco-innovativi in diversi casi studio - Modello simbiosi industriale
Dimostrazione funzionalità della piattaforma software
Valutazione del grado di accettabilità sociale ed istituzionale delle soluzioni proposte
I RISULTATI DI FERALPI
- Recupero combinato di scorie nere e scorie bianche con produzione di “ecocemento” e di calcestruzzo per pavimentazione stradale e blocchi new jersey. Questa fase è stata fondamentale per il recupero di scorie bianche che attualmente vengono ancora conferite in discarica.
- Conferma dei risultati sul recupero di scorie nere per produzione di calcestruzzo con Greenstone.
- Sviluppo piattaforma europea di interscambio dati.
Hanno collaborato Lorenzo Angelini, Maurizio Fusato, Eric Filippini, Ganna Tsymokh.




